Una bellissima storia d’amore  


Cammino tanto, nei prati, nei campi e soprattutto nei boschi. Li, sento forte la natura che mi abbraccia e gli alberi che mi proteggono. 
 Il  cuore si apre, problemi, negatività, tensioni prendono la giusta dimensione, diventano trattabili, a volte risolvibili, talvolta svaniscono nel nulla.

 

 

Deve essere stato questo lo spirito d’animo quando a metà del mio solito giro nel bosco ho incontrato un giovane, simpatico e di bell’aspetto, che stava lavorando la terra. Il progetto sembrava ricavare delle terrazze da una collina scoscesa, proteggerle dai cinghiali con una robusta rete e mettere a dimora delle piante nella terra ben preparata. 

 

Almeno questo mi era sembrato di capire. Qualche giorno prima avevo anche notato che tutto intorno qualcuno aveva tagliato l’erba in modo perfetto risparmiando però un grande cespuglio di margherite. Una cosa del tutto insolita, perché normalmente chi passa con il frullino, non risparmia proprio niente. 

 

 

In Toscana siamo abituati a fare quattro chiacchiere anche con chi non conosciamo. Perciò abbiamo iniziato a scambiare due parole. Mi ha raccontato che da piccolo aveva vissuto nella zona ma che poi si era trasferito con i genitori all’estero. Dal suo racconto ho visto confermato che un vero toscano si terrà sempre nel cuore le sue radici, il luogo dove è nato e cresciuto. 

 

 

Il giovane, ad una recente visita dei luoghi d’infanzia aveva rivisto i compagni di gioco, i vicini di casa e gli amichetti della scuola materna. Proprio allora, mi ha raccontato, ha rincontrato la ragazzina con la quale anni prima aveva passato felici ore assieme. È proprio vero che al cuore non si comanda perché se n’è innamorato all’istante, perdutamente. Senza preavviso, l’amore abbatte le difese e può capitare che mandi in fumo programmi per il futuro stabiliti da tempo. 

 

 

L’innamorato ha seguito il cuore e ha deciso di prendere in mano il suo destino. Questo significava lasciare il paese dove aveva vissuto fino ad allora per tornare in Toscana, nella vecchia casa di famiglia. Non era stata abitata da tanto tempo perciò necessitava di qualche lavoro di manutenzione. Ma era ancora lì, accanto a qualche cespuglio fiorito, come se avesse saputo che un bel giorno una nuova famiglia avrebbe avuto bisogno di lei. E lei sarebbe stata felice di accoglierla per offrirle un posto dove sentirsi protetta e al sicuro. Forse forse prima o poi dei figli avrebbero riempito le stanze di risate e di allegria.

 

Come poteva provare alla ragazza dei suoi sogni che le sue intenzioni erano serie? Di lei, tutto sommato, sapeva poco o nulla. Solo che era splendida, dolce ma anche determinata. E poi che alla vita mondana, chiassosa e per certi versi superficiale aveva preferito di vivere in mezzo alla natura. 

 

 

Anche lui ama la natura  tanto che si è specializzato nella progettazione e sistemazione di parchi e giardini. Non so, ma deve aver pensato che le parole portano via il vento e che fosse meglio passare ai fatti. Perciò aveva deciso di creare un orto.

 

 

Iniziare questo orto da zero era assai impegnativo. Bisognava scegliere la posizione idonea e riempire le terrazze con terra adatta. Serviva un sistema di irrigazione e scalini per raggiungere le aiuole con facilità. Era fondamentale trovare il posto adatto per le esigenze delle diverse verdure. Poi bisognava calcolare spazio per piantine fiorite il cui odore tiene lontano parassiti. Per risparmiare acqua era indicato distribuire uniformemente della paglia in tutte le aiuole.  E così via. Certo, cene a lume di candela o mazzi di rose rosse sarebbero state più comode.

 

 

Comunque, questo orto non sarebbe stato un orto qualsiasi, bensì un autentico capolavoro. Doveva essere una profonda e sincera dichiarazione d’amore. Mi era sembrata molto insolita e rischiosa perché il progetto avrebbe anche potuto non andare a buon fine. Allo stesso tempo, però, l’ho trovato coraggioso e toccante.

 

 

Sicuramente voleva farle sapere che si sarebbe preso cura di lei e, non conoscendo i suoi gusti ha piantato un po’ di tutto. Verdure pronte per essere raccolte da fine primavera fino a l’autunno inoltrato. Ho visto piante di zucchini, patate, melanzane, pomodori, fagioli, peperoni, fagiolini,  zucche, sedano, prezzemolo e basilico. Perfino un angolo con granoturco. Che voglia mettere su anche qualche gallina per avere uova fresche? 

 

 

Presumo che abbia saputo che le piacciono le fragole, perché ha dedicato un bel po’ di spazio anche a questo delizioso frutto che di solito mangiamo a primavera e non in piena estate.

 

 

Intorno alla casa e all’orto si trovano alberi da frutto e un piccolo oliveto. Un boschetto vicino, fornisce legna per riscaldare la casa d’inverno.

 

 

Per qualche tempo non sono più passata accanto all’orto e non so che fine abbiano fatto i due giovani. I suoi sforzi saranno stati coronati da successo? Credo proprio di sì, anzi, sono sicura di sì. Chi non vorrebbe sentirsi amato così? 

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